Il teatro come forma d’arte sociale, come strumento comunitario che consente allo spettatore di essere anche soggetto attivo, cioè protagonista in scena. È l’obiettivo di InNesti, il progetto promosso dalla Regione Campania, in collaborazione con Nest Napoli Est teatro, e realizzato con l’assistenza tecnica della Fondazione IFEL Campania. InNesti è una coniugazione tra la platea e il palco e che si fa sintesi nella creazione scenica attraverso una tecnica partecipata, quella del Teatro forum, che ha visto come protagonisti esclusivamente ragazzi dagli 11 ai 19 anni, con uno scopo fortemente pedagogico. «È a questa fascia d’età che abbiamo pensato di guardare con attenzione», dice il Direttore Generale della Fondazione IFEL Campania, Annapaola Voto. «Abbiamo cioè pensato di innestare, è il caso di dire, il seme della cittadinanza consapevole attraverso l’arte, a mio avviso il modo migliore per raggiungere obiettivi di accompagnamento alla formazione».
Il progetto della Fondazione IFEL è stato realizzato con la collaborazione dell’Assessore alla Scuola ed alle Politiche Sociali e Giovanili della Regione Campania, Lucia Fortini. «InNesti – rimarca l’Assessore – è l’iniziativa preziosa a sostegno dei ragazzi e delle ragazze più vulnerabili che, attraverso il teatro e i diversi linguaggi del movimento scenico, costruiscono nuove visioni dello stare insieme e contrastano il germe del bullismo e della sopraffazione in ogni loro forma. La sinergia realizzata tra il Teatro Nest di San Giovanni a Teduccio a Napoli, IFEL Campania e le scuole del territorio ha permesso alla Regione Campania di sperimentare nuove metodologie educative, generare una collaborazione positiva, consolidare comunità di pratica. Vederne affermare gli esiti così incoraggianti rafforza i valori e i contenuti alla base delle scelte di indirizzo della Regione Campania». «In ultima analisi – aggiunge Voto – proviamo a intervenire a supporto delle istituzioni anche per fare muro contro le deviazioni giovanili, a cominciare dal bullismo che è uno dei temi affrontati con il progetto, a favore del rispetto delle diversità».
Il progetto, iniziato lo scorso anno scolastico ha visto coinvolti gli studenti di alcune scuole del territorio, tra le quali l’Istituto Sarria Monti di Napoli e l’Istituto F. Giordani di Caserta. Nella scuola di San Giovanni a Teduccio i laboratori hanno visto protagonisti i ragazzi della 1 B e della 2 B grazie alle Actor coach Rosaria de Cicco, Alessandra Mantice e Annacarla Broegg. Per quanto riguarda l’istituto di Caserta il primo laboratorio, effettuato nella classe “2A – Chimica” dell’istituto secondario, è stato svolto, lo scorso anno, da Gennaro Di Colandrea e Leonardo Di Costanzo, ai quali si è aggiunto, quest’anno, Alessio Galati, operatore socio-teatrale. Il laboratorio è stato svolto nella classe “4D Informatica” ed è stato l’ultimo a concludersi qualche giorno fa.
L’istituto ITIS-LS F. Giordani è stato individuato come il secondo, dopo l’I.C.S. Sarria Monti, a partecipare anche alla “Linea 2” del progetto, ovvero la fase in cui si tiene una piccola messa in scena che i ragazzi partecipanti al laboratorio restituiscono ad altri alunni della stessa scuola, ai professori ed ai genitori. La restituzione (un esempio, cioè di consegna solidale di competenze) si è tenuta il 6 febbraio scorso presso l’istituto di Caserta, ed è stata l’occasione per mettere in scena il “Teatro Forum”, con la coinvolgente partecipazione dei presenti attorno al tema del bullismo. Il progetto è servito inoltre a creare legami forti, spirito di collaborazione, ed ha insegnato ai piccoli attori la nobile arte del perdono. Lo spettatore è diventato così soggetto attivo, partecipante, cittadino responsabile, innesto di buoni comportamenti nel più ampio tessuto sociale. «Un progetto di successo che mi inorgoglisce – conclude Voto – e per il quale ringrazio innanzitutto i ragazzi e i loro coach che sono riusciti a dimostrare una cosa molto semplice, abbiamo bisogno di condividere esperienze, ma non calandole dall’alto. Dobbiamo attraversale, possibilmente insieme».
