Il dg di Ifel Campania, Annapaola Voto, con (da destra) Francesco Monaco, Fondazione Ifel, e Carmine Pacente, consigliere comunale di Milano e autore della bozza di parere.Si è svolta l’audizione in commissione Coter del Comitato delle Regioni del progetto di parere del consigliere comunale di Milano Carmine Pacente: “Metropolitan regions and functional urban areas as socio-economic drivers of sustainable investment in the 2021-2027 Cohesion policy framework”.
La bozza di parere pone alcune questioni fondamentali connesse allo sviluppo funzionale delle aree urbane, tema sempre più centrale nella politica di coesione europea con il rischio, però, di una eccessiva centralizzazione della governance decisionale degli stati membri e una tendenza a trascurare la specificità delle realtà locali.
La capacitazione amministrativa è fondamentale per gli enti locali, specialmente quando sono chiamati a gestire funzioni delegate che richiedono competenze specifiche e risorse adeguate. La delega di funzioni, sebbene mirata a rendere l’azione amministrativa più efficiente e vicina ai cittadini, può mettere in luce carenze strutturali negli enti locali, come la mancanza di personale qualificato e la complessità dei processi burocratici.
Per affrontare queste sfide, è essenziale implementare strategie di supporto che possano rafforzare le capacità operative degli enti locali.
Con una proposta articolata in funzione di queste strategie il direttore generale del Ifel Campania, Annapaola Voto, ha partecipato all’’audizione in sede di commissione Coter del Comitato delle Regioni del progetto di parere del consigliere comunale di Milano Carmine Pacente (Presidente della Commissione consiliare PNRR e Fondi europei): “Metropolitan regions and functional urban areas as socio-economic drivers of sustainable investment in the 2021-2027 Cohesion policy framework”. (Qui i partecipanti).

L’audizione si è svolta presso la sede di Ifel a Roma.
Il progetto di parere di cui si è discusso pone alcune questioni fondamentali connesse allo sviluppo delle aree urbane e alla concentrazione demografica che qui si riscontra con problemi di impatto ambientale e disparità socio-economiche. A fronte di una crescente importanza delle aree metropolitane nelle politiche Ue il progetto di parere sottolinea il rischio di una gestione centralizzata dei fondi di coesione e la tendenza dei governi nazionali a trascurare le priorità locali sollecitando un rafforzamento interistituzionale anche oltre il 2027.
Questi i punti chiave del contributo che il dg Voto ha portato alla bozza in discussione:
- La necessità di un’assistenza tecnica specializzata per fornire supporto attraverso esperti in grado di affiancare il personale locale nella gestione delle nuove competenze, assicurando una transizione efficace e conforme alle normative vigenti;
- Una formazione continua con la possibilità di organizzare programmi di formazione per aggiornare e ampliare le competenze del personale, focalizzandosi su aspetti come la gestione dei fondi, la rendicontazione e l’applicazione di nuovi regolamenti.
- La semplificazione dei processi analizzando e rivedendo le procedure interne per ridurre la burocrazia, adottare strumenti digitali che facilitino la comunicazione e la gestione delle pratiche amministrative.
- Una maggiore collaborazione interistituzionale promuovendo accordi tra diversi livelli di governo e istituzioni per condividere risorse, esperienze e buone pratiche, creando una rete di supporto reciproco.
- Un potenziamento dell’organico per assumere nuovo personale o redistribuire le risorse umane esistenti in modo più efficiente, garantendo che le funzioni delegate possano essere svolte adeguatamente.
“Implementare queste misure – ha spiegato il direttore di Ifel Campania – richiede un impegno congiunto tra enti locali, regioni e governo centrale, con l’obiettivo di creare un sistema amministrativo più resiliente e capace di rispondere alle esigenze dei cittadini in modo tempestivo ed efficace”.