Condividi

Partiamo dai dati: il numero degli occupati in Italia è in aumento. Secondo l’Istat nel primo mese dell’anno gli occupati sono stati 24 milioni 222mila. Chi sono i lavoratori coinvolti?

La crescita rispetto al mese precedente coinvolge:
* i dipendenti permanenti, che salgono a 16 milioni 447mila;
* i dipendenti a termine (2 milioni 663mila);
* gli autonomi (5 milioni 111mila).

Dati positivi anche sull’anno. Rispetto a gennaio 2024 ci sono stati +513mila occupati, ma sottolinea l’Istat «in questo caso è sintesi della crescita dei dipendenti permanenti (+702mila) e degli autonomi (+41mila) e del calo dei dipendenti a termine (-230mila)».

Su base mensile, il tasso di occupazione cresce al 62,8%, mentre diminuisce quello di inattività, al 32,9%. Diminuiscono solo gli uomini che cercano lavoro, mentre il numero delle donne che rimane stabile. Quale la situazione in Campania. L’andamento del mercato del lavoro si può leggere dai grafici seguenti.

Occupati in Campania per posizione nella professione – anni 2018-2023-2024 (va)

Posizione nella professione 2018 2023 2024
Dipendenti 1.222.273 1.281.449 1.304.751
Indipendenti 418.674 402.504 417.425
Campania 1.640.947 1.683.953 1.722.176

Fonte: elaborazione su dati ISTAT Forze di lavoro

Persone in cerca di occupazione in Campania – anni 2018-2023-2024 (va)

Condizione in ingresso nello stato di persona in cerca 2018 2023 2024
Disoccupati ex-inattivi 71.603 55.748 42.174
Disoccupati ex-occupati 162.445 161.775 132.139
Disoccupati senza esperienza di lavoro 185.826 137.082 142.664
Campania 419.874 354.605 316.977

Fonte: elaborazione su dati ISTAT Forze di lavoro

Persone in cerca di occupazione in Campania per condizione in ingresso – confronto Campania-Italia, anno 2024 (%)

Fonte: elaborazione su dati ISTAT Forze di lavoro

Questi i dati, dunque. Ma dobbiamo interrogarci sulla qualità del lavoro, sulle retribuzioni, sulle garanzie di continuità di molti liberi professionisti che, ad esempio, lavorano nella PA e ne supportano l’efficacia. E c’è poi un altro aspetto sul quale da tempo è impegnata la Fondazione IFEL Campania: il benessere aziendale.
Celebrare la Festa del lavoro per IFEL Campania significa innanzitutto ricordare e valorizzare gli sforzi profusi dalla Fondazione nel garantire sempre più condizioni lavorative di benessere e di welfare per tutti, e di sostegno alla parità di genere. Un obiettivo fondamentale per noi, che viene costantemente monitorato con questionari e sondaggi periodici tra i dipendenti e i consulenti, sia per verificare i risultati ottenuti, sia per trarre pareri e suggerimenti su come migliorare ulteriormente la situazione attraverso nuove iniziative.

Nel nostro Paese c’è ancora tanto da fare sul miglioramento delle condizioni di lavoro che, non dimentichiamolo mai, è alla base della nostra società, e non a caso citato fin dall’articolo 1 della nostra Costituzione. Condizioni che sono imprescindibili per ottenere un coinvolgimento sempre più pieno e appagante di ognuno, e di conseguenza un più facile e puntuale raggiungimento degli obiettivi che si prefigge ogni impresa.

Ancora oggi, ad esempio, al Sud del Paese una donna su tre è inattiva, e anche al Nord sono comunque una su cinque quelle che non lavorano. Per combattere questa ed altre carenze nei diritti dei lavoratori – come, ad esempio, la piaga delle morti bianche e del caporalato, il lavoro precario e i salari inadeguati, citati dal presidente della Repubblica Mattarella proprio alla vigilia della Festa – esiste ora un altro importante strumento, il bilancio di sostenibilità, che sta diventando progressivamente obbligatorio per quasi tutti gli enti e le aziende pubbliche e private, e che prevede una sostenibilità non più soltanto economica e finanziaria, ma anche e soprattutto di governance e sociale, e che riguarda quindi anche l’applicazione del welfare aziendale e della parità di genere.

Festeggiamo dunque, come è giusto e doveroso, questa importantissima giornata, ma ricordiamo sempre che dobbiamo fare ancora altri passi in avanti. Il benessere aziendale deve infatti rappresentare la base, e non un obiettivo da raggiungere. Inoltre, non si tratta solo di adeguare e migliorare le politiche e le normative, ma anche di superare quella che è ancora una vera e propria barriera culturale, che non permette ancora, ad esempio, di raggiungere pienamente la parità anche nelle posizioni di vertice. Per parte nostra, infine, continueremo a concentrare i nostri sforzi per far sì che l’impegno con IFEL Campania venga considerato e attuato soprattutto come lavoro di cooperazione e di squadra, in cui i problemi vanno risolti nell’ottica di un miglioramento di tutta l’equipe, e quindi dell’intera struttura organizzativa.