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Europa Creativa è l’unico programma quadro della Commissione Europea volto a sostenere il settore culturale e creativo. Dal 2014 al 2018 ha finanziato più di 2.500 progetti in tutta Europa, per una dotazione totale di 492 milioni di euro. Alcuni bandi sono ancora in essere ed altri si sono chiusi da poco.

La scorsa settimana, nella sessione plenaria del Parlamento tenutasi dal 25 al 28 di marzo, è stato approvato il nuovo Programma Europa Creativa 2021-2027 con un raddoppiamento del budget a disposizione, da 1,4 miliardi del 2014-2020 ai 2,8 di questo nuovo ciclo di programmazione. L’ultima parola ora, però, spetta al negoziato sul nuovo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP 2021-2027), che il Parlamento Europeo dovrà stipulare entro il 2019.

Rispetto a 7 anni fa il contesto operativo è cambiato, alle esigenze di promozione e salvaguardia del patrimonio culturale europeo, alla necessità di una maggiore competitività delle industrie culturali e creative, si è aggiunto, come nuovo focus, il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo di artisti o di professionisti nell’ambito della cultura quali ambasciatori di valori comunitari.

Le aree d’intervento
Tra i principali obiettivi in agenda per il 2021-2027 c’è quello di rafforzare le sinergie con gli altri Programmi europei soprattutto con i fondi di cooperazione.

Per quanto riguarda le tre aree di intervento principali, restano invariate quelle della scorsa programmazione:

  • Cultura, cui è destinato il 33% del budget totale, continuerà a supportare la circolazione di opere ed artisti, la partecipazione alla vita culturale, l’inclusione sociale, la diffusione dei valori europei attraverso l’educazione artistica, l’internazionalizzazione del settore e la diplomazia culturale.
  • Media, che copre il 58% del budget totale, si conferma e si consolida secondo le linee già note agli operatori, sia per il sostegno alla produzione e alla distribuzione transfrontaliera di opere audiovisive, che per lo sviluppo di nuovi modelli di business e l’utilizzo di tecnologie innovative nel settore.
  • Transettoriale, area trasversale sempre più orientata a rinforzare la rete dei Desk nazionali di Europa Creativa e i progetti interdisciplinari di arte, tecnologia e business, di inclusione sociale tramite la cultura e di alfabetizzazione mediatica a supporto del giornalismo di qualità. A questo genere di progetti è destinato il 9% del budget.

L’occasione è ghiotta, insomma, per ideare, promuovere e porre in essere svariati tipi di attività. Per gli operatori culturali, le associazioni, ed anche per gli Enti Locali di un’Italia che, lo scorso settennio di Europa Creativa, non ha brillato per partecipazione. Con 180 progetti coordinati, siamo quarti dopo la Francia (che da sola ha portato a casa circa il 20% del totale finanziato), la Germania e il Regno Unito.

Le prime tre classificate restano ben salde ai loro posti, se come criterio di classificazione si guarda al totale dei finanziamenti ottenuti, il nostro paese, invece, con 41,2 milioni di euro, scivola al quinto posto, dopo il Belgio. Non propriamente lusinghiero per il paese con la più alta densità di Patrimoni Unesco.

Per ulteriori informazioni su Europa Creativa, consultare il portale ufficiale Creative Europe

Per consultare la descrizione di tutti i progetti finanziati nell’ambito del Programma, compresi i contatti dei beneficiari è on line il Creative Europe Project Results Platform