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Il Consiglio dei ministri dello scorso 2 settembre ha approvato il decreto-legge su investimenti e sicurezza delle infrastrutture. In particolare, il provvedimento contiene alcune norme promosse dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale. Si tratta di “una svolta nel superamento delle diseguaglianze tra Nord e Sud e nel riscatto delle regioni meridionali“, ha commentato il ministro Carfagna. “Con le misure approvate cominciamo a demolire il muro invisibile che divide il Mezzogiorno dal resto del Paese in materia di infrastrutture, edilizia scolastica, progettazione territoriale“.

Ecco, in sintesi, di cosa si tratta.

  • Perequazione infrastrutturale: tempi certi per il fondo da 4,6 miliardi
    L’utilizzo del Fondo perequativo infrastrutturale, pari a 4,6 miliardi di euro da utilizzare tra il 2022 e il 2033 e riservato a colmare il divario di infrastrutture tra le aree del Paese, in particolare nel Mezzogiorno, è rimasto finora bloccato dalla difficoltà a procedere concretamente con la ricognizione delle opere esistenti e, quindi, con la definizione del gap da recuperare.

Il decreto ‘Governance e Semplificazioni’ aveva spostato il termine per completare la ricognizione al 31 dicembre 2021. Ora, il decreto ‘Infrastrutture’ individua scadenze più definite e tappe più chiare per sbloccare l’utilizzo delle risorse.

    • Entro il 30 novembre 2021, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (sentite le amministrazioni competenti e le strutture tecniche del ministro per il Sud e la Coesione territoriale) dovrà effettuare la ricognizione delle infrastrutture di competenza statale, mentre per le altre questo compito spetterà agli enti territoriali e ai soggetti pubblici e privati competenti, anche con il supporto dell’Agenzia per la Coesione territoriale (da completare con un documento della Conferenza Stato-Regioni entro il 31 dicembre 2021).
    • Entro il 31 marzo 2022 un DPCM stabilisce i criteri di priorità e le azioni da compiere per recuperare il divario infrastrutturale individuato con la precedente ricognizione e assegna ai Ministeri competenti le quote di finanziamento.
    • Entro 30 giorni dal DPCM, i Ministeri redigono un Piano di intervento (previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni, che se non raggiunta può essere superata in Consiglio dei Ministri) e possono far partire i lavori.
  • Un Fondo per i concorsi di progettazione e idee nei piccoli Comuni del Sud e delle aree interne
    I Comuni fino a 30mila abitanti del Sud e delle aree interne (circa 4.600 in totale) avranno a disposizione le risorse per indire concorsi ai quali invitare ingegneri, architetti o progettisti per acquisire progetti in ambito urbanistico e di innovazione sociale. In questo modo, potranno prepararsi al meglio per partecipare ai bandi finanziati con le risorse del PNRR, dei Fondi strutturali europei e del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Di conseguenza, i concorsi indetti dovranno essere coerenti con le finalità previste da questi ultimi.

In particolare, il Fondo prevede una dotazione di oltre 123 milioni di euro, che garantirà un finanziamento fino a 5.000 euro per ciascun concorso promosso dai Comuni fino a mille abitanti e fino a 10.000 euro per ciascun concorso di quelli fino a 30mila abitanti. Una quota del 5% è riservata come meccanismo premiale per i concorsi indetti da unioni di Comuni.

I progetti vincitori dei concorsi potranno inoltre accedere a una ‘corsia preferenziale’ per il finanziamento nell’ambito delle politiche di coesione.

  •  Estensione di ‘ Resto al Sud’ alle isole minori
    L’incentivo ‘Resto al Sud’, attualmente previsto per le imprese e i liberi professionisti del Mezzogiorno e dei Comuni del Centro Italia colpiti dal sisma del 2016-2017, è esteso anche ai Comuni delle isole minori del Centro-Nord. Si tratta, nel dettaglio, di: Campo nell’Elba, Capoliveri, Capraia, Giglio, Marciana, Marciana Marina, Ponza, Porto Azzurro, Portoferraio, Portovenere, Rio, Ventotene.
  • Cabina di regia sull’edilizia scolastica
    Il ministro per il Sud e la Coesione territoriale entrerà a far parte della Cabina di regia che monitora lo stato di realizzazione dei progetti di costruzione, ristrutturazione e riqualificazione di edifici comunali destinati ad asili nido e scuole dell’infanzia. In questo modo, potrà vigilare sul riparto delle risorse assegnate tramite i bandi, così da garantire un riparto equo a tutela dei territori più svantaggiati, presenti soprattutto al Sud.

Fonte: Ministro per il Sud e la Coesione territoriale