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I 51 Programmi Operativi nazionali cofinanziati dal FESR e dal FSE del ciclo 2014-2020 hanno presentato entro il 31 dicembre la certificazione delle spese sostenute e la relativa domanda di rimborso alla Commissione europea.

Complessivamente la spesa sostenuta e certificata alla Commissione europea è pari a 9 miliardi e 748 milioni di euro. Il connesso livello del tiraggio delle risorse comunitarie a valere sul bilancio UE si attesta a 6 miliardi e 190 milioni di euro pari al 118% del target fissato a 5 miliardi e 235 milioni.

I risultati raggiunti hanno consentito di superare ampiamente le soglie di spesa previste al 31 dicembre e ciò è avvenuto grazie a un forte impegno e ad una generale mobilitazione delle Amministrazioni titolari dei Programmi Operativi, per effetto delle quali è stato possibile completare gli iter amministrativi necessari a rendicontare la spesa presente sui territori, realizzata durante l’attuale ciclo di programmazione.

Dei suddetti 51 Programmi Operativi, solo 3 non hanno raggiunto gli obiettivi di spesa.

In particolare, il PON Ricerca e Innovazione, cofinanziato dal FESR, pur non avendo certificato spese sufficienti a superare il target, ha presentato richiesta di eccezione al disimpegno per la presenza di ricorsi giudiziari- che è uno dei casi previsti dai regolamenti comunitari e che non comporta perdita di risorse- per un importo di 45 milioni di euro.

Anche il PON Inclusione, cofinanziato dal FSE, non ha certificato spese sufficienti e chiederà l’eccezione al disimpegno per cause di forza maggiore per un importo di 24,6 milioni di euro.

Il POR Valle d’Aosta, cofinanziato dal FSE, non ha certificato spese per 1,4 milioni di euro.

Le risorse comunitarie a rischio disimpegno riguardano quindi il Fondo Sociale Europeo e si attestano allo 0,5% del totale previsto nella corrente programmazione.

Per alcuni Programmi Operativi (i Programmi Nazionali Governance e capacità Istituzionale, Città metropolitane, Ricerca e Innovazione, Scuola e Inclusione sociale, e i Programmi operativi regionali delle Regioni Basilicata, Sicilia e Molise) è stata richiesta nel mese di ottobre, e successivamente approvata dalla Commissione, la variazione del tasso di cofinanziamento nazionale. Ciò ha comportato una riduzione del valore totale dei Programmi Operativi da 54,2 a 53,1 miliardi di euro.

Promossa a pieni voti la Regione Campania

Il 2018 della Regione Campania si chiude il raggiungimento di tutti i target di spesa previsti dal Por Campania 2014/2020. Come si legge dal sito ufficiale della Regione Campania, sono stati raggiunti tutti gli obiettivi di certificazione della spesa fissati dalla Commissione Europea (N+3) con scadenza 31 dicembre 2018, in relazione a tutti i fondi europei 2014-20 (FESR – fondo europeo di sviluppo regionale, FSE – fondo sociale europeo e PSR – Programma di sviluppo rurale).

Per quanto riguarda il Fondo Sociale Europeo (FSE) e il Programma di Sviluppo Rurale (PSR), i target erano già stati raggiunti e superati fin dal mese di settembre-ottobre (FSE 141 milioni – PSR 389 milioni), mentre l’obiettivo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) è stato centrato nell’ultima decade di dicembre.

Per il POR FESR 2014/2020 al 31/12/2018 era stato fissato un target di 649 milioni di euro. La Regione Campania ha raggiunto i 651 milioni di euro di spesa certificata, evitando così il disimpegno delle risorse.