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“Una partnership tra le due università per attivare una task force di ricercatori e studenti che realizzino uno studio di valutazione dell’impatto sui cittadini e sugli operatori del progetto Digit sulla facilitazione digitale, che la nostra fondazione sta portando avanti con successo”.

È la proposta lanciata dal direttore di IFEL Campania, Annapaola Voto, a conclusione della presentazione a Napoli a palazzo Pacanowski dei risultati dei due progetti di ricerca, promossi da IFEL Campania con l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” e “Suor Orsola Benincasa”, e dedicati ai temi della motivazione al servizio pubblico, del job crafting e delle competenze nella Pubblica Amministrazione.

Il primo progetto, realizzato dall’Università Partenope, aveva come tema la motivazione al servizio pubblico e la valutazione delle competenze nella PA, ed è stato introdotto da Filomena Buonocore, professore ordinario di Organizzazione aziendale; il secondo studio, invece – introdotto a sua volta da Domenico Salvatore, anche lui ordinario di Organizzazione aziendale – è stato realizzato dall’Università Suor Orsola Benincasa, ed era incentrato sulla conoscenza e l’utilizzo nel settore pubblico campano del cosiddetto “job crafting”, quell’insieme di azioni che consentono di adattare il lavoro alle specifiche competenze di ognuno, in modo da migliorarne le prestazioni.

Queste due importanti ricerche – ha detto ancora il direttore di IFEL Campania Voto – rientrano perfettamente nella mission della nostra fondazione, che oltre a fornire assistenza tecnica a Regione ed enti locali sulla programmazione europea, prevede proprio la realizzazione di studi, ricerche e redazione di database, che vengono poi valutati dalla fondazione e diventano quindi importanti strumenti di supporto alla pubblica amministrazione. Entrambi i progetti di ricerca – ha poi sottolineato il direttore di IFEL Campania – restituiscono non soltanto una disamina particolareggiata della situazione attuale, ma si dimostrano anche una guida preziosa per il futuro, suggerendo alcune direzioni da seguire per migliorare gli assetti e le dinamiche organizzative della pubblica amministrazione locale. Quello che è più importante a mio parere – e che emerge anche da questi due studi – è agire soprattutto sulla motivazione dei dipendenti pubblici, per consentirgli di superare gli ostacoli e le rigidità tipici del settore pubblico, adottando come nelle più moderne ed efficienti aziende di successo del settore privato, strumenti quali appunto il job crafting e l’empowerment, migliorando così il proprio lavoro e anche le proprie competenze e capacità, a partire da quelle digitali”.

E proprio sulla massima diffusione della digitalizzazione, il direttore Voto ha voluto ricordare il successo del progetto Digit, finanziato con il PNRR, e col quale “per primi in Italia – ha detto – abbiamo raggiunto e superato i target previsti con tre mesi di anticipo rispetto alla scadenza, informatizzando oltre 500mila cittadini e aprendo più di 350 punti di facilitazione”. Il che ha consentito a IFEL Campania di ottenere una premialità per proseguire il progetto fino al prossimo giugno, e ampliandolo anzi a una formazione maggiormente qualificata, grazie a un altro progetto denominato “Dritti al punto” – che rappresenta il secondo step del programma di informatizzazione digitale dei cittadini – di cui la fondazione è riuscita ad entrare tra gli assegnatari. Di qui, quindi, infine, come si diceva all’inizio, la proposta di realizzare un altro importante studio in collaborazione tra i due atenei per la valutazione dell’impatto del progetto Digit sul territorio regionale.