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“La capacità di spesa dei fondi europei della Regione e dei Comuni è fondamentale per affrontare le procedure complesse previste dall’Ue e per evitare di perdere i fondi. Per questo è necessario avere a disposizione le giuste competenze tecniche, che noi come IFEL Campania forniamo grazie a un’attenta selezione delle professionalità, sia dal punto di vista tecnico-amministrativo che delle capacità digitali”. Lo ha sottolineato il direttore generale di IFEL Campania, Annapaola Voto, nel corso della presentazione dei risultati del progetto “RePA”, l’indagine finanziata da IFEL Campania sul rapporto tra dimensione demografica dei Comuni italiani e la capacità progettuale della pubblica amministrazione.
Oltre al dg della fondazione Voto, che ha tenuto le conclusioni, l’incontro – tenutosi nell’aula “Spinelli” del Disp (Dipartimento di Scienze Politiche) dell’Università Federico II di Napoli, ha visto la partecipazione del prof. Gianluca Luise, che ha parlato dei principali fondi a supporto dei piccoli Comuni, del dott. Stefano Kenji Iannillo, che ha illustrato i caratteri strutturali delle piccole realtà comunali delle aree interne, e del prof. Vittorio Amato, che ha spiegato nei dettagli il progetto, la struttura dell’analisi e i principali risultati.

Focalizzandosi sui piccoli Comuni delle cosiddette aree interne della Campania, la ricerca ha evidenziato la necessità per questi enti di rafforzare le competenze del proprio personale addetto alla realizzazione dei progetti e alla gestione dei fondi comunitari, sia con la formazione che con l’affiancamento di professionalità qualificate, e auspicando un rafforzamento delle unioni di questi comuni e di superamento della logica della parcellizzazione e dei localismi. “Proprio per questo – ha quindi sottolineato ancora il dg di IFEL Campania Annapaola Voto – abbiamo creato da sei mesi circa un’apposita task force di nostre professionalità, dedicata proprio alle aree interne, a sostegno dei Comuni nel complesso iter di progettazione, rendicontazione e spesa dei fondi a loro assegnati. Non a caso l’Ue ha stanziato ben 100 milioni per le aree interne, di cui 98 per i progetti e due milioni proprio per l’assistenza tecnica. E che le aree interne siano fondamentali e in grado di migliorare la loro condizione lo dimostra anche il progetto di facilitazione digitale che la nostra fondazione sta portando avanti con grande successo, aprendo ben 350 punti e formando circa mezzo milione di cittadini anche in tutte le aree interne della regione”.
Infine il direttore Voto ha voluto stimolare i numerosi studenti della facoltà presenti all’incontro, ricordando loro che proprio la figura di esperti nella gestione e assistenza tecnica dei fondi europei è una professione molto richiesta, e quindi un’importante occasione di qualificazione professionale e di lavoro per le generazioni future.