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“Con oltre 300mila cittadini facilitati, abbiamo già superato il target prefissato e siamo primi in Italia per questa performance”. Con questo importante annuncio, il direttore generale di IFEL Campania, Annapaola Voto, ha aperto la terza giornata di formazione, monitoraggio e valorizzazione dei risultati del progetto della Regione Campania per la creazione dei centri di facilitazione digitale, realizzati nell’ambito della misura 1.7.2. del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), e affidati per l’attuazione a IFEL Campania.

Una conferma del successo di questa iniziativa strategica per ridurre il cosiddetto “digital divide” tra i cittadini campani, partita nel dicembre del 2024, e che grazie a un intenso e proficuo lavoro di squadra, ha consentito di raggiungere numeri significativi, che sono stati illustrati dal direttore di IFEL Campania nella sala auditorium del Centro direzionale di Napoli a una numerosa platea di addetti ai lavori e protagonisti del progetto: 304.783 sono stati per la precisione i cittadini “facilitati” al 28 settembre scorso, di cui la metà donne e il 45,3 per cento over 55enni; ben tre cittadini campani maggiorenni su quattro, ormai, sono serviti da un punto di facilitazione ubicato nel Comune di residenza, e anche tutte le aree interne sono presidiate; oltre 477mila poi gli accessi ai servizi digitali, per la maggior parte quelli sanitari, in particolare il fascicolo elettronico.

Sul fronte dei facilitatori, la squadra ha raggiunto le 132 unità di professionisti, la metà dei quali donne e giovani under 35 anni, che hanno ricevuto anche una formazione professionalizzante, gestita da IFEL Campania, secondo la strategia del Dipartimento per la Transizione Digitale della Regione Campania, che è tra le prime a prevedere l’inserimento di questa nuova attività nel repertorio regionale delle figure professionali. Per il dipartimento erano presenti Giuseppe Ferretti e Alessandro Ferrari. E proprio sulla formazione il direttore Voto ha voluto mettere l’accento, annunciando che sarà potenziata nella seconda fase del progetto, e sollecitando tutti i facilitatori a dotarsi dell’apposita certificazione, che la Regione consente di ottenere gratuitamente, e che è molto importante per i loro curricula e i futuri sbocchi professionali.

Alessandro Ferrari, del dipartimento digitale della Regione, ha invece in particolare sottolineato con orgoglio la performance del progetto campano, tanto da suscitare l’attenzione delle altre Regioni. In particolare, l’idea originale di inserire tra i centri di facilitazione anche cinque punti mobili, che hanno consentito un decisivo potenziamento dell’attività, soprattutto nei luoghi di maggior affluenza nel periodo estivo. E ha quindi lanciato una vera e propria sfida ai facilitatori, e cioè quella di raggiungere i 500mila cittadini alfabetizzati per il prossimo 15 dicembre, e il milione complessivo per il 30 giugno 2026.

Una sfida raccolta con entusiasmo dai facilitatori digitali, presenti in divisa e riuniti per condividere esperienze, buone pratiche, criticità e soluzioni. Un momento di comunità professionale che rafforza l’identità di un progetto in cui la prossimità, l’ascolto e la capacità di adattarsi ai bisogni locali rappresentano elementi centrali.

Non è passata inosservata la scelta simbolica del direttore generale Voto di indossare la stessa divisa dei facilitatori, con l’orgogliosa appartenenza al logo della Regione Campania. Un gesto semplice ma carico di significato, a indicare non solo una direzione strategica condivisa, ma anche un’idea di leadership “orizzontale”, in cui chi guida lo fa da “prima inter pares”, riconoscendosi nel lavoro quotidiano svolto da ciascun facilitatore sul territorio.

A chiusura dell’incontro, un pensiero rivolto alla “gentilezza” come strumento di relazione e alla “strategia del dialogo e della pace” come visione operativa: parole che hanno risuonato come manifesto di un progetto che guarda alla transizione digitale non solo come questione tecnologica, ma come opportunità per costruire una cittadinanza più consapevole, inclusiva e umana.