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Mentre si discute sul futuro dell’Unione europea, è entrato nel vivo il dibattito sul nuovo Quadro Finanziario Pluriennale 2021-27. Dal bilancio che l’Ue intende darsi per il dopo 14-20, dipenderanno forma e sostanza della nuova Europa e come il Vecchio Continente intende affrontare la crisi che lo attraversa. Quello del QFP è quindi un banco di prova fondamentale per capire se davvero si è in grado di andare avanti sul processo di integrazione oppure se, viceversa, si intende scegliere la strada di un’Europa sempre più rintanata nella dimensione degli Stati Membri: apertura oppure chiusura? Integrazione europea oppure ritorno agli Stati nazionali? La prospettiva è articolata dentro queste due opposte visioni. E il bilancio settennale diventa una scelta cruciale.

L’Italia, in questo momento, è impegnata nella definizione del nuovo QFP. Nel suo position paper di aprile, il nostro Governo chiede di ridefinire il bilancio dell’Ue cambiandone l’impostazione: da risultato a “somma zero” frutto del compromesso tra le esigenze degli Stati membri a “strumento per perseguire le priorità dell’agenda politica dell’Unione europea”. Le priorità dell’Unione europea vanno definite sulla base della costruzione dei nuovi beni pubblici europei a carattere materiale, ma anche e soprattutto a carattere immateriale, vale a dire sicurezza, solidarietà, coesione sociale e costruzione del sentimento europeo. Bisogna, in qualche modo, intervenire ed investire in quei fattori la cui messa in discussione a seguito della crisi degli anni scorsi ha determinato il dilagare dell’euroscetticismo. L’Europa riparte se si è in grado di ricostruire la “voglia d’Europa” tra i suoi concittadini: non solo e non più soltanto unione monetaria, rigidità di bilancio e rispetto dei parametri finanziari, ma anche identità, apertura e capacità di guardare e costruire il futuro comune. Serve quindi un’Unione europea riformata nelle sue istituzioni, flessibile, capace di stare dietro al cambiamento, unita nella diversità.

Scarica il position paper del Dipartimento delle Politiche europee