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Pubblichiamo, in allegato, il Decreto 15 gennaio 2015, del Ministro dell’ Economia e delle Finanze, recante “Riduzione degli obiettivi del patto di stabilità interno per l’anno 2014 dei comuni, in attuazione dell’articolo 1, comma 122, della legge 13 dicembre 2010, n. 220”.
Il Decreto individua gli importi che vanno a ridurre l’obiettivo di patto di stabilità interno per un importo complessivo commisurato agli effetti finanziari determinati dall’applicazione della sanzione operata a valere sul Fondo di Solidarietà Comunale per il 2014, in caso di mancato rispetto del Patto di Stabilità Interno nel 2013.
 
L’importo degli effetti finanziari determinati dall’applicazione della sanzione ai comuni che non hanno raggiunto l’obiettivo del patto di stabilità interno, alla data del 27 novembre 2014, ammonta ad euro 27.667.934.
Di questi, il 50% è stato destinato all’alleggerimento del Patto 2014, attraverso l’esclusione delle spese connesse alla pressione migratoria sostenute dai Comuni di Agrigento, Augusta, Caltanissetta, Catania, Lampedusa, Mineo, Palermo, Porto Empedocle, Pozzallo, Ragusa, Siculiana, Siracusa e Trapani, come previsto dall’art. 7, del decreto legge n. 119 del 2014. Inoltre, ulteriori 3.573.967 euro sono distribuiti ai comuni siciliani rispettosi del patto di stabilità interno 2013, ripartito per ciascun comune, in proporzione alla taglia demografica, come indicato nella tabella B allegata al presente Decreto.
Infine, per la restante quota di 10.260.000 euro è stata raggiunta l’intesa in Conferenza Stato – città ed autonomie locali circa le modalità di riparto a favore dei Comuni associati, rispettosi del patto di stabilità interno 2013, che nel corso dell’anno, secondo quanto previsto dall’articolo 1, comma 534 lettera d) della Legge di Stabilità per il 2014, su base volontaria hanno innalzato il proprio obiettivo programmatico per alleviare di pari importo l’aggravio di manovra altrimenti in capo al proprio Ente capofila, dovuto alle duplicazioni contabili. L’ammontare indicato corrisponde all’erogazione di un beneficio pari all’aggravio che i comuni associati nella gestione si sono volontariamente accollati a favore del rispettivo capofila. L’elenco dei comuni associati beneficiari della riduzione degli obiettivi patto e il relativo importo è contenuto nella tabella A allegata al Decreto.