Si è tenuta il 26 novembre scorso, presso l’isola C5 del Centro direzionale di Napoli, la giornata conclusiva del progetto “Open4u”, del quale la Fondazione IFEL Campania è leading partner, in collaborazione con alcuni importanti istituti ed enti di ricerca e innovazione europei specializzati nel settore dell’IT (Information Technology) e ICT (Information and Communication Technology).
Nel corso dell’incontro, il Direttore Generale IFEL Campania e Coordinatore del Progetto, Annapaola Voto, ha illustrato obiettivi, attività e risultati di “Open4u”. Sono stati poi presentati il Catalogo interattivo sull’innovazione aperta e la Guida per i dispositivi mobili sull’introduzione di pratiche di Open Innovation.
Il Catalogo interattivo sull’innovazione aperta costituisce un database delle pratiche di Open Innovation identificate dai partner nei loro Paesi per l’istruzione e la formazione professionale, che comprendono prodotti, processi, servizi o metodologie innovative. Si tratta di risorse didattiche aperte (Open Educational Resources – OER), ossia materiali per l’insegnamento, l’apprendimento o la ricerca di dominio pubblico, rilasciati con licenze di proprietà intellettuale che ne facilitano l’uso, l’adattamento e la distribuzione gratuita.
Altro obiettivo del progetto, la realizzazione di un’applicazione mobile disponibile per dispositivi smartphone Android e IOS, con guide sull’introduzione di pratiche di innovazione aperta; una sorta di manuale, comprensivo anche di test di apprendimento e autovalutazione.
“Il progetto “Open4U”, promosso dalla Fondazione IFEL Campania nell’ambito del programma Erasmus+- ha commentato il direttore Voto nel corso dell’evento di chiusura, “rappresenta una delle iniziative più innovative e strategiche nel panorama europeo. Concepito per favorire la diffusione dell’approccio di Open Innovation, il progetto coinvolge professionisti, imprese, start-up, docenti e ricercatori universitari in un processo collaborativo che punta allo sviluppo di soluzioni innovative, digitali e sostenibili, in linea con le priorità del ciclo di programmazione 2021-2027. La forza del progetto risiede nella sua dimensione internazionale e nella centralità attribuita al partenariato strategico, composto da sette partner provenienti da sei Paesi europei, ognuno dei quali apporta competenze ed esperienze uniche. Questa rete internazionale di partner consente di creare un ecosistema aperto e dinamico, capace di affrontare le sfide dell’innovazione attraverso il dialogo e lo scambio di buone pratiche.
Il progetto “Open4U” non si limita a promuovere l’innovazione tecnologica, ma pone al centro i valori della partecipazione, dell’inclusione e della collaborazione, contribuendo a rafforzare la coesione sociale e il senso di comunità. Si tratta di un modello esemplare che dimostra come l’Europa, attraverso programmi come Erasmus+, possa investire efficacemente nelle sue comunità, valorizzando sinergie tra territori, persone e tecnologie. Grazie all’impegno della Fondazione IFEL Campania e dei partner coinvolti, questo progetto diventa un simbolo di come il partenariato e la governance collaborativa possano guidare il cambiamento verso un futuro più equo, digitale e sostenibile”.
La giornata è stata l’occasione per ascoltare Massimo Bisogno, Direttore Generale dell’Ufficio Speciale per la crescita e la transizione digitale della Regione Campania, che ha parlato del vasto programma di innovazione digitale in corso in tutti i settori dell’amministrazione regionale e del grande sforzo per superare resistenze culturali al cambiamento.
Risorse, progetti, strategie, norme ha spiegato Bisogno, “ma innanzitutto un processo culturale. Noi non abbiamo nulla a che vedere con il patrimonio informatico, il digitale è innanzitutto una relazione, una condivisione, con una fruizione biunivoca del servizio, tra chi lo offre e chi ne usufruisce”. Un’ellissi ha spiegato, più che un cerchio con la persona al centro, come spesso si dice.
In chiusura dei lavori Alessandro Ferrari, dirigente dell’Ufficio Speciale per la crescita e la transizione digitale della Regione Campania, ha illustrato i principali servizi con impatto in più aree di intervento (ad es. sanità; risorse finanziarie, umane e strumentali; ambiente; agricoltura; istruzione e formazione; cultura e turismo).
Il progetto, acronimo di “intrOducing Practices in opEn innovatioN 4U, rientra nel Programma ERASMUS+ 2022 dell’Unione europea, ed ha avuto una durata complessiva di 24 mesi.
Partner dell’iniziativa sono stati: Bit Cz Training – Praga (Repubblica Ceca), ECAM-EPMI – Cergy Pontoise-Paris (Francia), ARID – Cracovia e Danmar Computers – Rzeszów (Polonia), Innomate Ltd – Zonguldak (Turchia) e InnovED – Volos (Grecia).
I due gruppi target del progetto erano invece dipendenti senior e junior e personale di R&S (Ricerca e Sviluppo) delle piccole e medie imprese (PMI) ed enti locali, e istituzioni e formatori di Vocational Education and Training (VET), il nuovo approccio adottato dall’Ue per il miglioramento della qualità dell’istruzione e dell’apprendimento professionale, basato su vocazione, competenze ed esperienza pratica.