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La Commissione ha pubblicato la terza relazione semestrale sull’attuazione e l’impatto di SURE, lo strumento da 100 miliardi di € concepito per proteggere i posti di lavoro e i redditi colpiti dalla pandemia di COVID-19.

La relazione conferma i risultati delle due precedenti relazioni semestrali, secondo cui SURE è riuscito ad attenuare l’impatto della pandemia e a sostenere la ripresa nel 2021. Nel 2020 le misure nazionali relative al mercato del lavoro sostenute da SURE hanno efficacemente tutelato quasi 1,5 milioni di persone dalla disoccupazione, una condizione essenziale per la forte ripresa economica del 2021. SURE ha contribuito a questo risultato collettivo finanziando regimi per consentire alle imprese di mantenere i dipendenti e le competenze e per aiutare i lavoratori autonomi a essere pronti a riprendere immediatamente le loro attività.

SURE è un elemento fondamentale della strategia globale dell’UE volta a tutelare i cittadini e attenuare le gravi ripercussioni socioeconomiche della pandemia di COVID-19. Fornisce sostegno finanziario, sotto forma di prestiti concessi a condizioni favorevoli dall’UE agli Stati membri, per finanziare regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo, misure analoghe per preservare l’occupazione e sostenere i redditi, in particolare per i lavoratori autonomi, e alcune misure di carattere sanitario.

Finora la Commissione ha proposto e il Consiglio ha concesso un totale di 94,4 miliardi di € di assistenza finanziaria a 19 Stati membri, di cui quasi 90 miliardi di € sono stati erogati. L’importo comprende il sostegno supplementare concesso a sette Stati membri. SURE può ancora erogare 5,6 miliardi di € di assistenza finanziaria agli Stati membri.

Principali conclusioni

SURE ha sostenuto circa 31 milioni di persone e 2,5 milioni di imprese nel 2020. Ciò rappresenta quasi il 30 % dell’occupazione complessiva e un quarto del totale delle imprese nei 19 Stati membri beneficiari. Le piccole imprese sono state i principali beneficiari del sostegno SURE. I settori che hanno ricevuto maggiore sostegno sono stati il commercio all’ingrosso e al dettaglio, i servizi alberghieri e di ristorazione e l’industria manifatturiera. SURE ha continuato a proteggere il lavoro durante la ripresa nel 2021, sostenendo circa 3 milioni di persone e oltre 400 000 imprese.

Ad oggi è stata effettuata quasi tutta la spesa pubblica totale programmata nell’ambito di SURE, di cui più della metà destinata a regimi di riduzione dell’orario lavorativo. Grazie all’elevato rating di credito dell’UE, utilizzando SURE gli Stati membri hanno risparmiato, secondo le stime, 8,2 miliardi di € di interessi.

La relazione comprende un esame dei sistemi nazionali di controllo e di audit secondo quanto comunicato dagli Stati membri. Da essa emerge che tutti gli Stati membri hanno effettuato controlli per prevenire l’uso improprio dell’assistenza finanziaria di SURE. I controlli e gli audit sono stati in grado di individuare e correggere casi di irregolarità e frode.