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Prosegue l’iniziativa dall’Ispettorato generale di amministrazione (Iga) del ministero dell’Interno per valorizzare l’azione amministrativa sul territorio nelle quattro regioni Obiettivo convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) selezionando le migliori esperienze. Un lavoro portato avanti grazie alla preziosa attività di valutazione ed istruttoria svolta dalle 25 prefetture presenti nelle Regioni interessate dal progetto.

Si tratta di “buone pratiche” che, per modalità di attuazione, esempio di organizzazione e soluzioni proposte,
possono essere replicate in altri contesti o costituire suggerimenti per elaborare nuove iniziative e migliorare i servizi al cittadino.

Il Tavolo Iga, presieduto dal prefetto Liliana Baccari, nel 2020 ne ha selezionate 11: 9 in Puglia e 2 in Campania.
Vari i temi dei progetti in Puglia che hanno ottenuto la “certificazione”: recupero, riabilitazione e reinserimento di giovani contro le dipendenze da abuso di alcol e sostanze stupefacenti; potenziamento dei livelli formativi del personale operante nelle amministrazioni; diffusione della cultura della sicurezza alla guida; sostegno alle fragilità sociali; sviluppo di politiche di sicurezza e inclusione nell’ambito dell’immigrazione stagionale.
I due progetti in Campania si sono distinti per: capacità di impulso nel potenziare il turismo della terza età nella provincia di Caserta; potenziamento delle attività investigative nell’azione di contrasto all’evasione fiscale e ai reati tributari.

Diversi gli attori in campo a cui è stata riconosciuta la particolare valenza dei progetti. Tra questi: le prefetture di Bari, Lecce e Barletta-Andria-Trani, il Compartimento polizia ferroviaria per la regione Puglia, la Basilicata e il Molise, il Comando scuole Aeronautica Militare di Bari, la Camera di commercio della provincia di Caserta e la Direzione provinciale Agenzia delle entrate di Caserta.

Il Processo per la selezione di una “Buona Pratica”
Identificazione, analisi e valutazione delle buone prassi amministrative sono fasi di un procedimento complesso che inizia con la presentazione del progetto e si conclude con la certificazione di “buona pratica” da parte del Tavolo dell’Ispettorato generale dell’amministrazione, qualora la ritenga innovativa, finanziariamente sostenibile, replicabile e funzionale alla creazione di benefici persistenti nel tempo.

L’iniziativa si sviluppa attraverso il coinvolgimento delle 25 prefetture delle regioni convergenza, che acquisiscono le proposte di buone pratiche anche di amministrazioni e enti pubblici locali.

Il processo di approvazione di una buona pratica si svolge nelle seguenti quattro fasi:

  • proposta: la struttura proponente (prefettura o Ente esterno) candida la Buona Pratica, dando inizio al processo di valutazione;
  • valutazione a livello provinciale: i referenti provinciali provvedono al censimento delle iniziative candidabili secondo criteri prestabiliti;
  • valutazione a livello regionale: avviene in seno al Tavolo regionale che provvede a segnalare quelle ritenute di maggior pregio;
  • trasmissione della proposta e della documentazione da parte del Referente regionale al Tavolo dell’Ispettorato Generale dell’Amministrazione ai fini della valutazione finale.